Colletto dentale scoperto: cosa comporta e come intervenire

Colletto dentale scoperto: cosa comporta e come intervenire

Ottobre 10, 2022 Off Di Facchini

Quando le gengive sono infettate è probabile che inizino a ritrarsi. Ecco che si comincia a vedere il colletto dei denti. Cos’è il colletto dentale? Si tratta della zona che si trova tra dente e gengiva. Di solito le due superfici sono attaccate e la gengiva protegge il dente. In alcuni casi però questa situazione cambia e il colletto viene esposto. I denti che più di tutti sono predisposti a questo sono gli incisivi e i canini, ma è possibile che capiti anche con premolari e molari. Il colletto del dente scoperto è molto sensibile: quando mangi alimenti molto caldi o molto freddi percepisci un dolore acuto e persistente proprio nella zona del dente scoperto. In questo articolo scoprirai come si riconosce questa condizione. Raccontiamo, insieme al Dottor Andrea Gola che svolge la sua attività come dentista a Pavia, le possibili cause scatenanti e anche i rimedi che si possono adottare quando il dolore è già presente.  

Colletto dentale scoperto: come riconoscerlo e quali sono i sintomi

Come si può riconoscere un colletto dentale scoperto? Prima di tutto, guardandosi allo specchio. Se durante l’igiene quotidiana noti che i denti sono più lunghi o più grandi del solito, probabilmente bisogna contattare un dentista il prima possibile. L’altro sintomo più evidente è la già citata sensibilità. Il dente può scatenare un dolore acuto non solo quando si assimilano cibi caldi o freddi, ma anche durante lo spazzolamento. La sensibilità si manifesta a ogni occasione e non si riduce nel tempo. Oltre a questi due sintomi, che possiamo considerare i principali, esistono anche altri campanelli d’allarme che indicano se la gengiva si sta ritraendo o no:

  • Dolore alla gengiva. Si tratta di un fastidio tipicamente localizzato proprio dove il tessuto è infettato e si sta ritraendo.
  • Alitosi. L’alito cattivo è in generale un sintomo che indica la presenza eccessiva di batteri nel cavo orale. Può essere indice di tante patologie e va quindi associato ad altro per poter concludere che è in corso una ritrazione gengivale.
  • Sanguinamento frequente delle gengive. Se il tessuto è debole o compromesso è più facile che sanguini e che si ritragga.

Colletti dentali scoperti: le possibili cause e i rimedi per la salute del cavo orale

Ora che sappiamo individuare quando il colletto dente è a rischio, indaghiamo le possibili cause e i rimedi per ripristinare la salute della bocca. Dato che il cavo orale vive costantemente in un delicato equilibrio, possono essere tante le cause per cui questo viene rotto. Tra queste abbiamo:

  • Una predisposizione genetica. Può essere sia legata alla malattia che per la struttura della gengiva stessa.
  • Un piercing al labbro o alla lingua. La presenza di un nuovo oggetto in bocca rischia di irritare e danneggiare lo smalto dei denti e i tessuti parodontali.
  • Il bruxismo. La masticazione continua intacca sia la salute dei denti, che quella delle gengive.
  • Una scarsa igiene orale che permette ai batteri di proliferare.
  • L’uso scorretto dello spazzolino. Lo spazzolamento deve essere lieve e vanno preferite le setole morbide.

Nel caso fosse necessario curare dei colletti dentali scoperti, il dentista ha tre possibilità.

  • La prima è l’applicazione di faccette in ceramica. Queste lamine sottili proteggono il dente e riempiono eventuali spazi tra esso e la gengiva.
  • La stessa funzione la svolge l’otturazione in composito. Nonostante cambi la tecnica, l’obiettivo è sempre quello di chiudere le sacche batteriche e coprire il colletto dentale.
  • Nei casi più complessi si procede con un intervento chirurgico. Durante l’operazione si riportano le gengive alla loro posizione originale. Lo si fa per scorrimento e, eventualmente, applicando un innesto per aumentarne lo spessore.

Una buona igiene orale, l’uso del collutorio e una pulizia professionale all’anno aiutano a prevenire che il colletto dei denti si scopra. Leggi anche l’articolo: Corso cronotachigrafo: frequentare online