Chi ha inventato il letto: la storia del materasso, la “chiave” del buon riposo

Chi ha inventato il letto: la storia del materasso, la “chiave” del buon riposo

Aprile 4, 2020 Off Di Ilario Galgani

Il letto, curiosità e storia dell’evoluzione del comfort

Uno dei momenti più belli della giornata è certamente quando andiamo finalmente a stenderci sul nostro letto. Sia per dormire durante le ore notturne che per riposarsi un po’, magari dopo pranzo, il “relax” che si prova stendendosi sul letto ci consente di ricaricare le pile e tornare ad affrontare con rinnovato vigore tutti gli impegni della giornata (lavorativi e non). Tuttavia, per garantirsi un riposo degno di questo nome serve che il letto sia davvero confortevole e adatto alle nostre esigenze. Come prima cosa va quindi scelto il materasso giusto, come ad esempio quelli ergonomici che assicurano un’elevata morbidezza e una grande capacità di adattarsi alle “forme” del cliente. Il materasso è un elemento fondamentale per riposare nella maniera migliore e per non avere a lungo andare dei problemi a carico della schiena e del collo.

Chi ha inventato il letto e in che anno?

La storia del materasso: l’invenzione di Heinrich Westphal

Se il nostro letto è dotato del materasso giusto, stendersi anche solo dieci minuti diventerà un’esperienza unica, tanto da portarci a ringraziare chi ha inventato il materasso. In pochi lo sanno, ma chi ha inventato il letto è un tedesco: si tratta di Heinrich Westphal, che ebbe la grande idea del materasso a molle nel 1871. Ironia della sorte, l’invenzione non gli consentì di ottenere chissà quali elogi o introiti dal punto di vista economico: un vero peccato per il povero Westphal, se si pensa che il materasso ha subito poche modifiche dal punto di vista strutturale nel corso dei decenni, arrivando sostanzialmente invariato fino ad oggi. All’epoca, infatti, il tedesco non disponeva dei fondi necessari per produrre la sua idea nel pratico, e ben presto le aziende si appropriarono della sua invenzione.

Per una sessantina d’anni il materasso a molle fece furore, finchè non arrivò il materasso in lattice di gomma, ideato nel 1928 da John Boyd Dunlop. L’ulteriore evoluzione avviene qualche anno più tardi, e precisamente nel 1935, quando venne lanciato il materasso in schiuma sintetica. Da quel momento in poi la storia del materasso non vive chissà quali cambiamenti, se non dal punto di vista dell’adattamento sempre maggiore nei confronti del cliente. Abbiamo citato in precedenza il materasso ergonomico, ovvero un materasso che si adatta alle linee e alle forme del corpo, in modo tale da allineare perfettamente la colonna vertebrale, la testa e il collo e garantire il miglior sonno possibile. In breve, si tratta di un’evoluzione del precedente materasso ortopedico.

Un momento importante nella storia più recente del materasso avviene nel 1966, quando nei laboratori “Ames Research Center” due scienziati, Chiharu Kubokawa e Charles A. Yost, riescono a sviluppare una schiuma sintetica di poliuretano a lento ritorno elastico (la cosiddetta Memory foam) che serviva ad elevare notevolmente la sicurezza nei seggiolini dei veicoli spaziali (su ordine della NASA, ndr). Da quel giorno, le schiume tecniche furono impiegate anche nella produzione di materassi, compresi quelli “antidecubito”, che evitano la formazione di piaghe da decubito nei malati lungodegenti.

Materasso, dal Neolitico passando per i Romani

Ma prima del 1871 il materasso non è mai esistito? Non è esattamente così, anzi. Basti pensare che nel Neolitico vigeva la tendenza a riposarsi sopra un mucchio “morbido”, costituito da foglie, paglia, pelli e così via. Una modalità che è stata portata avanti nel corso dei secoli, e che veniva praticata anche dagli Egiziani, che utilizzavano le ottime foglie di palma per dare sollievo alla schiena e dormire meglio.

Il miglioramento netto arriva con i Romani, che utilizzano dei sacchi riempiti di materiale soffice per distendersi e far riposare il corpo: tali sacchi venivano solitamente riempiti con lana e fieno, ma anche con piume di volatili. Tale involucro resistette per moltissimo tempo, praticamente fino all’invenzione di Westphal di fine ‘800: l’unico cambiamento avviene dal punto di vista semantico, con l’acquisizione del termine arabo “matrah” (gettarsi e/o posarsi su, ndr) da cui deriva il termine materasso.

Va detto che già intorno alla metà del diciottesimo secolo le fodere dei materassi cominciarono ad essere realizzate con materiali come cotone o lino, mentre i materassi stessi si dotarono di una struttura più solida basata sulle canne di bambù. Nel 1824 in Inghilterra fu invece brevettato il primo materasso ad aria.