La Visura Protesti della Camera di Commercio: ricerca e controllo protesti

La Visura Protesti della Camera di Commercio: ricerca e controllo protesti

Dicembre 7, 2021 Off Di Facchini

Molti servizi, come quelli della Camera di Commercio, possiedono dei registri pubblici a disposizione di tutti i cittadini, i quali conservano moltissime informazioni che potrebbero tornarci utili nei contesti più disparati, come il controllo protesti a carico di un individuo.

Infatti, dopo aver effettuato opportune ricerche mediante il nominativo o il codice fiscale del suddetto, è possibile ottenere una visura protesti.

Questo documento ufficiale ci permette di evincere i dati relativi ai mancati pagamenti di alcuni titoli di credito, quali cambiali, vaglia o assegni bancari di un soggetto.

In parole povere, possiamo controllare se un individuo è stato protestato. 

MA A COSA SERVE UNA VISURA PROTESTI E COME POSSIAMO CONTROLLARE SE IL SOGGETTO E’ UN CATTIVO PAGATORE?

A conti fatti, una visura protesti rivela il comportamento in qualità di pagatore della persona su cui effettuiamo la ricerca.

Il comportamento evidenziato nella visura è relazionato ad un arco di tempo pari agli ultimi 5 anni, difatti non è possibile analizzare dati antecedenti.

La visura protesti riporta tutti i dati del soggetto, le tipologie di titolo (assegni, vaglia, cambiali e così via), l’importo del titolo protestato, la data di apertura e di scadenza, il luogo di apertura, il numero di repertorio, il motivo del mancato pagamento e la Camera di Commercio di competenza.

Detto ciò, analizziamo un po’ meglio quando è utile effettuare una ricerca protesti.

IL CONTROLLO DEI PROTESTI MEDIANTE UNA SEMPLICE RICERCA ONLINE

Tra i molteplici servizi camerali, la visura protesti risulta estremamente utile per le banche che devono erogare un credito.

Infatti, dovendo affittare un immobile ad una persona, è senza ombra di dubbio appurare che la stessa non sia stata protestata.

E’ altresì possibile ampliare questo discorso a qualsiasi altro tipo di rapporto commerciale che può essere intrattenuto tra un fornitore ed un cliente.

Tuttavia, la maggior parte delle persone è probabilmente all’oscuro dell’esistenza di una simile visura, la quale invece è estremamente dettagliata e può essere richiesta da chiunque ed in qualsiasi momento, tramite svariati portali presenti online.

Uno di questi, sicuramente il punto di riferimento nell’ambito dei servizi online al cittadino, è sicuramente EasyVisure.

Tale portale permette infatti di consultare ed ottenere una vasta gamma di servizi direttamente estratti dalle Camere di Commercio e dal Registro delle Imprese; tra questi citiamo infatti, oltre alla visura protesti, anche la visura camerale, il bilancio aziendale di una società, i fascicoli aziendalila visura amministratorila visura elenco soci aziendagli atti camerali (tra cui l’atto costitutivo, eventuali fusioni e scissioni, nomine liquidatori, patti parasociali, procedure concorsuali e procure), la visura sede e unità locali e la visura partecipazioni in società.

C’E’ PERO’ UNA SOSTANZIALE DIFFERENZA TRA UNA VISURA PROTESTI ED UNA VISURA CRIF

Partiamo subito con una premessa: il fatto che un soggetto abbia avuto delle difficoltà economiche in passato, non preclude lo stesso dal poter essere al giorno d’oggi un buon pagatore o che non lo sia stato tempo addietro.

Infatti, prendendo in esame ciascuna situazione, si può venire a conoscenza delle motivazioni che hanno spinto un individuo a non saldare il dovuto, bollandolo come protestato da parte del Pubblico Ufficiale, il quale ha iscritto il suddetto nel registro protesti delle Camere di Commercio.

In ogni caso, uno dei motivi più comuni del mancato pagamento potrebbe essere:

DIFETTO DI PROVVISTA ART. 2, L. 386/90 – Mancanza totale o parziale di fondi nel momento in cui il titolo viene presentato per il pagamento.

oppure:

Il domiciliatario non paga per mancanza di istruzioni

Quest’ultimo caso, è comune tra gli affittuari protestati.

Chiudiamo quindi questa parentesi, ponendo all’attenzione del lettore la differenza che intercorre tra un protestato ed un cattivo pagatore:

Per poter essere etichettati come cattivi pagatori, bisogna aver avuto dei ritardi nella restituzione di una rata di un finanziamento o di un prestito.

I cattivi pagatori, a differenza dei protestati, sono iscritti in sistemi di informazione creditizie, meglio conosciuti come CRIF.

In ultimo, è utile menzionare anche la visura protesti e pregiudizievoli, la quale contiene anche la presenza di fallimenti o pignoramenti provenienti da Tribunali o Conservatorie.

 

COSA SUCCEDE UNA VOLTA ISCRITTO UN PROTESTO E COME SI PUO’ CANCELLARE?

Se il protesto riguarda un assegno, non è prevista l’immediata cancellazione del protesto a seguito del pagamento; infatti il pagatore ha diritto alla riabilitazione a partire da 1 anno dal giorno della levata (presentando apposita richiesta di riabilitazione), purchè non abbia ricevuto ulteriori protesti.

Nel caso delle cambiali invece, il debitore può richiedere la cancellazione del protesto depositando una richiesta formale, dopo aver provveduto a saldare il pagamento di una cambiale tratta o di un vaglio cambiario.

In caso di rifiuto, l’interessato potrà ricorrere al giudice di pace del luogo di residenza.