Milano in fiore: l’orto botanico di Brera e la BAM

Milano in fiore: l’orto botanico di Brera e la BAM

Aprile 1, 2023 Off Di Ilario Galgani

L’arrivo della primavera invita a lunghe passeggiate all’aria aperta, anche in una città come Milano dove le aree verdi si stanno riprendendo spazi che gli erano stati tolti da strade trafficate e quartieri. Oltre ai più conosciuti Parco Sempione e giardini pubblici, si può godere di una giornata in mezzo al verde anche nella recente installazione della Biblioteca degli Alberi, che nasce dalla riqualificazione del quartiere Porta Nuova/area Garibaldi Repubblica. Uno spazio che si presta anche ad ospitare eventi e manifestazioni e che sta diventando sempre più un luogo frequentato da famiglie e giovani. Per gli amanti della storia, non può mancare una visita all’orto botanico di Brera: un giardino intriso della cultura illuminista della Milano del ‘700, tra le cui aiuole, per molti anni, sono state coltivate anche le piante officinali che servivano alla “Spezieria” di Brera. Un luogo, ancora oggi, intriso di storia che si presenta ai visitatori con il suo impianto settecentesco dal carattere didattico-formativo. Luoghi da visitare nel rispetto del verde e dell’ambiente quindi ideali per un Milan Bike Tour.

La biblioteca degli alberi a Milano

Una Milano sempre più green, grazie al progetto del Parco Biblioteca degli Alberi, approvato nel 2004 e poi realizzato nel 2018. Con i suoi 10 ettari di terreno è il terzo parco più grande di Milano, dopo il Parco Sempione e i giardini pubblici intitolati ad Indro Montanelli. La Biblioteca degli Alberi, anche chiamata BAM, riprende il moderno concetto di giardino botanico, dove agli spazi verdi si intrecciano anche angoli dedicati alla cultura: l’area del parco è suddivisa in campi che si intrecciano con un reticolo di vie, nella cui pavimentazione sono inseriti versi poetici e nomi degli alberi. In totale, nella Biblioteca degli Alberi di Milano sono presenti all’incirca 500 alberi, 22 foreste circolari e più di 135.000 piante di 100 specie diverse. Le vie che percorrono il parco si dividono in percorsi principali, larghi cinque metri e percorsi secondari, dalle dimensioni più ristrette e larghi due metri e mezzo. Le foreste circolari sono un elemento fortemente rappresentativo: si tratta di spazi concentrici, delimitati dalle chiome degli alberi, in cui sono presenti anche panchine e aree giochi attrezzate per i bambini. Spazio anche agli animali con le apposite aree sgambamento cani, in cui sono presenti giochi e percorsi per i quattro zampe; questi spazi sono delimitati da apposite reti e quindi sono sicuri e protetti. La Biblioteca degli Alberi è l’unico giardino del centro di Milano ad essere sempre aperto, 24 ore su 24 e si trova tra Piazza Gae Aulenti e il quartiere Isola.

L’orto botanico di Brera: aria di primavera

Voluto da Maria Teresa d’Austria e costruito nel 1775, l’orto botanico di Brera è un giardino storico inserito tra le mura dei palazzi di Milano. Per molti anni il giardino è stato un luogo di meditazione dei padri Gesuiti poi, con la soppressione dell’ordine nel 1773, è diventato di proprietà dello stato asburgico. In questi anni vengono costruiti anche la serra e il portale d’ingresso al palazzo. Nel 1935 l’orto botanico viene annesso all’Istituto Superiore di Agricoltura ed è tuttora gestito dall’Università degli Studi di Milano. Nel 2001 si è concluso l’ultimo restauro: oggi l’orto botanico di Brera è un museo della Regione Lombardia che ha come obiettivo quello di promuovere e sensibilizzare verso il tema della natura come bene da preservare, non sono a livello di ambiente ma anche come bene culturale. All’interno del giardino le piante sono organizzate in maniera sistematica e suddivise in base alla famiglia di appartenenza. La famiglia più ricca di biodiversità è quella della Salvia di cui si contano circa 40 diverse specie, da quelle italiane, fino a quelle di origine tropicale. Turisti e visitatori possono ammirare anche piante rare, tra cui quelle autoctone lombarde di cui si cerca di preservare la biodiversità e grandi alberature, come i due Ginko Biloba, un maschio e una femmina che hanno più di due secoli di vita. Leggi anche l’articolo: Timelapse e cinema: una lunga storia