Stalettì, riaperta al culto la chiesa matrice
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STALETTI’ - Con una solenne celebrazione eucaristica presieduta da mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, è stata riaperta al culto la chiesa matrice di Stalettì, dopo otto mesi di chiusura per i lavori di restauro. Alla presenza dei sacerdoti, dell'arciprete don Roberto Corapi, del sindaco Alfonso Mercurio e dell'intera amministrazione comunale, della sen. Silvia Vono, del consigliere regionale Arturo Bova, dell’ex parlamentare Mario Tassone, di numerosi sindaci del comprensorio e del presidente del consiglio comunale di Catanzaro Marco Polimeni, oltre a diverse autorità militari, si è svolta la speciale cerimonia di riapertura. Don Roberto Corapi, che ha voluto ringraziare mons. Bertolone per la sua presenza, ha ribadito come «la parrocchia deve essere la casa di tutti, scuola di valori e di comunione. La parrocchia è presenza ecclesiale nel territorio, comunità di comunità. Santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare incontrando Gesù eucaristia, ascoltando la sua parola di verità». «Stasera -ha continuato don Roberto - a Stalettí si scrive una pagina nuova e bella, scritta con la penna del cuore e l'inchiostro dell'amore». Poi ha voluto ringraziare la Regione Calabria per il contributo, la Banca di Credito Cooperativo di Montepaone , i progettisti ingegnere Gerarda Toto e architetto Claudio Bongarzone, l'impresa “Co.Es.”, di Francesco e Roberto Guzzo, con a capo il geometra Raffaele Bevacqua, e tutte le persone che hanno collaborato. Anche l'arcivescovo ha ringraziato don Roberto per la sua tenacia e per l'impegno dimostrato, con l'amore appassionato per la Chiesa e per le anime. Il sindaco Alfonso Mercurio ha salutato il parroco don Roberto come «prete dinamico che sta in mezzo alla gente, sempre disponibile e aperto con tutti, guida sicura per tante anime che accorrono a lui, come il buon pastore». Nel corso della messa, il diacono ha dato lettura di un messaggio di saluto di Papa Francesco rivolto a don Roberto e all' arcivescovo, con la benedizione apostolica per tutti i presenti. Al termine, tutti al gran buffet a base di zeppole, murinedhi e dolci tipici natalizi, al suono delle zampogne, a cura delle associazioni e dei gruppi parrocchiali.
Carmela Commodaro
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