La nuova legge anti suicidi, aggiornamento 2021

La nuova legge anti suicidi, aggiornamento 2021

Luglio 21, 2021 Off Di Facchini

Riguardo alla legge 3 del 2012, dal 21 settembre 2021, saranno rese immediatamente applicabili le norme sul sovra-indebitamento ivi previste.

La legge 3/2012 aggiornata 2021 sarà contenuta all’interno del Codice della Crisi d’Impresa e prevede quali elementi fondanti:

  • l’allargamento della platea degli aventi diritto
  • una riduzione dei tempi per l’esdebitazione
  • Sanzioni per le banche e le società finanziarie che non valutano con sufficiente attenzione il merito creditizio dei clienti.

L’obiettivo della legge anti suicidi chiaramente rimane essenzialmente invariato: consentire ai soggetti insolventi di mettere a disposizione il proprio patrimonio per saldare alcuni debiti, delineare un piano di rientro e vedersi cancellati i prestiti che non sono in grado di restituire.

Anche i requisiti per poter accedere al beneficio sono rimasti i medesimi:

  • Essere in stato di crisi o di insolvenza, ovverosia uno stato che si manifesta con inadempimenti o con manifestazioni esterne che dimostrino che il debitore non è più solvibile.
  • Essere un piccolo imprenditore, un professionista, un imprenditore agricolo, un consumatore oppure ogni altro debitore non assoggettabile alla liquidazione coatta amministrativa o alla liquidazione giudiziale o ad altre procedure liquidatorie previste da leggi speciali o dal codice civile.

Permangono altresì le tre diverse procedure, denominate in modo differente:

  • Il Piano di Ristrutturazione dei debiti del Consumatore sostituisce il Piano del Consumatore;
  • La liquidazione Controllata del Sovraindebitato sostituisce la Liquidazione del Patrimonio;
  • Il Concordato Minore sostituisce l’Accordo di Composizione.

La nuova legge 3 nel Codice della Crisi d’Impresa

La nuova Porcedura Famigliare

Una delle novità più rilevanti riguarda la procedura famigliare, per cui i membri dello stesso nucleo familiare possono presentare un unico piano di risoluzione della crisi, quando il sovra-indebitamento abbia origine comune o quando siano conviventi.
Nella precedente versione della legge, invece ogni membro doveva presentare una pratica distinta con un conseguente aggravio di tempi e costi.
Sono considerati membri della stessa famiglia: oltre al coniuge, i parenti entro il quarto grado e gli affini entro il secondo, nonché i conviventi di fatto e i soggetti parte di un’unione civile.

Le altre novità della legge per chi ha troppi debiti

Altra novità rilevante è rappresentata dalla seguente norma: “se il soggetto finanziatore, ai fini della concessione del finanziamento, abbia tenuto conto del merito creditizio, valutato il reddito disponibile, dedotto l’importo necessario a mantenere un dignitoso tenore di vita”.
Sostanzialmente, le società finanziarie e le banche dovranno prestare molta più attenzione nell’erogazione dei finanziamenti, poiché, in caso contrario, saranno penalizzati in materia di ripartizione delle somme e opposizione alle decisioni prese dal giudice.
Inoltre, il consumatore non può accedere al Concordato Minore, secondo quanto previsto dalla legge sovra-indebitamento aggiornata.

Affinché il progetto presentato dal soggetto sovra-indebitato venga approvato, è necessario l’assenso del 60% dei creditori (mentre nella versione originaria ammontava al 50%).
Il Concordato Minore produce effetti anche nei confronti dei soci illimitatamente responsabili.
Dunque, i soci di una sas o di una snc usufruiscono dei vantaggi della presentazione di un unico piano.
Il giudice può decidere di omologare la proposta di concordato anche in caso di contestazioni, qualora ritenga che il credito del soggetto opponente possa avere migliore soddisfazione attraverso il piano piuttosto che con l’alternativa liquidatoria.
Nella legge 3/2012 aggiornata 2021, la liquidazione potrà essere richiesta anche dai creditori e dal pubblico ministero, tuttavia sarà concesso al debitore un arco di tempo in cui presentare un piano di ristrutturazione o una proposta di concordato.
Altra novità rilevante della legge sovraindebitamento aggiornata consiste nel fatto che l’esdebitazione diviene un diritto e scatta automaticamente decorsi 3 anni dall’apertura della liquidazione.