Quanto è difficile oggi essere un commerciante? Tutto quello che devi sapere

Quanto è difficile oggi essere un commerciante? Tutto quello che devi sapere

Dicembre 4, 2022 Off Di Ilario Galgani

Viene definito commerciante colui che esercita, in qualità di titolare di un’impresa, un’attività per l’appunto di tipo commerciale. I requisiti richiesti per la qualifica di commerciante possono cambiare in base alla tipologia di attività svolta, sia da parte di persone fisiche che da parte delle persone giuridiche. La sua figura spesso viene assimilata a quella degli artigiani, per molti versi abbastanza simili, i quali invece risultano essere titolari di un’attività di impresa finalizzata alla produzione di beni, tra cui semilavorati, o alla prestazione di servizi, ad esclusione però delle attività commerciali e agricole.

Commercianti: chi sono e cosa fanno

Come ricorda il codice di Commercio italiano del 1865, all’articolo 1, i commercianti sono coloro che esercitano atti di commercio e che ne fanno la loro professione abituale. Con il tempo questa definizione è stata aggiornata e modificata, tant’è che oggi si parla di imprenditori commerciali. La vita per un commerciante non è molto semplice fin dagli inizi della propria carriera. Questo è dovuto al fatto che l’apertura di una semplice attività commerciale, ovvero di quelli che vengono comunemente chiamati negozi, richiede la messa a disposizione di una liquidità dall’importo abbastanza elevato.

Sono molte le spese che un commerciante deve affrontare nel momento in cui apre una nuova attività commerciale. Queste spese possono riguardare ad esempio i macchinari oppure tutti quegli elementi che sono funzionali allo svolgimento dell’attività stessa. Bisogna anche tenere conto degli eventuali periodi di magra, in cui ad esempio si registra un calo o una riduzione del numero dei clienti che si recano giornalmente presso l’attività stessa. In questi casi, le spese da affrontare possono apparire ancora più difficoltose, fino a portare il commerciante a dover vivere un periodo di difficoltà economica.

I commercianti iscritti al Crif: una conseguenza della crisi economica

Viste le numerose difficoltà del mercato economico, soprattutto in questi ultimi anni, sono numerosi i commercianti che hanno dovuto affrontare dei periodi complessi, talvolta arrivando a richiedere dei finanziamenti che non sono stati in grado di rimborsare in modo puntuale. Per tale motivo, i nominativi di diversi commercianti sono entrati nell’elenco del Crif dei cattivi pagatori o dei soggetti che hanno dei protesti a carico.

In caso di salto di due o più rate o del mancato pagamento delle rate mensili, anche per più volte durante il piano di rientro della liquidità, i creditori non esitano a inserire il nominativo del commerciante che ha richiesto il prestito all’interno della centrale rischi, ovvero il Crif. In caso di richiesta di un finanziamento successivo, questi commercianti possono trovare molte difficoltà nella loro richiesta, dato che avranno perso credibilità e affidabilità creditizia di fronte ai soggetti prestatori.

I prestiti destinati ai commercianti: le soluzioni possibili

I commercianti che desiderano mandare avanti un’attività di vendita, soprattutto a seguito di un periodo economico complesso, possono trovare molto utile la richiesta di un finanziamento per andare incontro alle loro esigenze di liquidità, ad esempio per il pagamento di bollette in arretrato. Oggi esistono alcune possibili soluzioni di prestiti destinati ai commercianti con protesti a carico. Nel dettaglio, i commercianti protestati possono usufruire delle seguenti soluzioni:

  • prestito con garante;
  • prestito cambializzato;
  • prestito con ipoteca immobiliare;
  • prestito con pegno;
  • prestito con rendite alternative.

Tra le diverse proposte di prestiti per protestati, nella maggior parte dei casi, i commercianti segnalati al Crif accedono ad un finanziamento tramite la figura del garante. Si tratta del modo relativamente più semplice per provare ad ottenere una liquidità da utilizzare per le proprie necessità di spesa. Affidarsi a un garante, una figura terza che svolge il ruolo di coobbligato al rimborso del debito, può essere sicuramente un valido aiuto per mostrarsi con occhi diversi di fronte ai creditori.

Grazie ad un garante terzo è possibile quindi mostrarsi di fronte ai creditori con una solida affidabilità creditizia. I creditori in questo modo saranno sicuri di offrire la liquidità in prestito a soggetti che hanno la possibilità economica di provvedere al rimborso delle rate mensili con puntualità, senza essere costretti a procedere con segnalazioni negative nelle banche dati per assegni protestati.