Come fare lavoro in smartworking in vacanza

Come fare lavoro in smartworking in vacanza

Luglio 19, 2021 Off Di Facchini

E’ una modalità di lavoro che sempre più persone preferiscono al lavoro in ufficio, ma è fattibile fare Smart working durante le vacanze?

Lo smart working in vacanza non solo è fattibile, ma è anche già largamente diffuso, così tanto da avere un suo neologismo specifico, creato ad hoc per descrivere tale azione: il workation.

Tale termine nasce dalla crasi delle parole inglesi “work”, ovvero “lavoro”, e “vacation”, cioè vacanza, e fa la sua prima comparsa durante il primo boom di smart workers sparsi in tutta Italia per via della quarantena causata dalla pandemia di COVID-19. È nell’estate 2020, infatti, che nasce il workation, quando circa 8 milioni di lavoratori italiani, sparsi tra privati e pubblica amministrazione, son stati costretti a lavorare da remoto per poter rispettare le distanze di sicurezza e le altre norme igienico-sanitarie imposte durante l’emergenza.

La situazione non risulta troppo dissimile ora, molti lavoratori continuano infatti a poter godere dei vantaggi dello smart working, e tra questi vi è proprio la possibilità di lavorare mentre si è in vacanza. Infatti, non esiste alcuna legge che vieta di poter lavorare da uno stabilimento balneare, una casa di vacanze in riva al mare, o una baita in montagna; insomma, purché si abbia a disposizione un computer, una connessione dati stabile, 4 pareti e un po’ di silenzio, dovrebbe essere possibile lavorare praticamente ovunque, perfino nei luoghi di villeggiatura più trendy del momento.

Come praticare il workation al meglio?

Tutto dipende molto da che mansioni bisogna svolgere per il proprio smart working, dal tempo di cui si necessita e dal tipo di environment, tuttavia è possibile seguire dei consigli e delle linee guida generali per potersi preparare e organizzare al meglio, continuando a lavorare con efficienza anche durante le vacanze.

  • Impostare degli orari e rispettarli: può non sembrare il massimo, l’idea di attivare una sveglia proprio durante le vacanze, ma è assolutamente necessario continuare ad avere almeno una parvenza di routine, se si vuole continuare a lavorare da remoto con lo stesso ritmo e rendimento. È un sacrificio che va fatto e che ripagherà.
  • Avere una buona connessione: indipendentemente da quale lavoro si svolga, è impensabile praticare smart working senza una linea internet stabile e relativamente potente. Fortunatamente, ormai molti luoghi di villeggiatura sono dotati di strutture ricettive, attrezzate proprio per le necessità degli smart worker e, pertanto, sono proprio gli stabilimenti a fornire una connessione via Wi-Fi ai loro clienti. Per di più, sono numerose le offerte convenienti e low cost per poter disporre delle più veloci linee 4G e 5G sul proprio telefono con buona copertura ovunque, sfruttabili da altri dispositivi e dal pc mediante la funzione di hotspot ormai implementata in qualsiasi smartphone. Le connessioni 4g per lavorare sono sempre più diffuse, tanto che esistono portali specifici sui router 4g per connettersi ad internet. Insomma, è molto difficile non riuscire a reperire una linea internet, al giorno d’oggi.
  • Predisporre uno spazio personale: a priori dalle dimensioni del luogo in cui si alloggia in vacanza, è necessario organizzare un proprio spazio, anche piccolo, dedicato solo ed unicamente allo smart working, quindi interdetto agli altri eventuali familiari, partner o amici. L’environment di lavoro è sacro anche quando si è fuori dall’ufficio.
  • Prendersi delle pause: per quanto sia importante essere efficienti e performanti, soprattutto quando si lavora, per rispettare le scadenze e completare tutte le mansioni richieste, è anche vero che le vacanze sono un momento da passare insieme ai cari, che siano essi partner, amici o familiari, per questo non sarebbe giusto nei loro confronti passare tutto il tempo al computer o al tablet a lavorare. Anche per la propria salute e benessere, è molto importante gestirsi il tempo in modo efficiente, ma anche concedersi delle ore di riposo tra un’attività e l’altra.